Critica
Raffaele De Grada
1982
Con Alberto Venditti si ritorna all’immagine studiata, meditata, analizzata che in formula moderna è stata detta “iperrealista” ma che vorrei definire realista. Anche il colore è studiato secondo l’anatomia del volto, della mano, del cappotto lasciando spazio alla fantasia soltanto nel fondo, la nuvola tenue di un cuscino che fa intuire soffuse dolcezze.
Raffaele De Grada nasce a Zurigo il 28 febbraio 1916, muore a Milano il 1° ottobre 2010, professore e critico d’arte, dirigente e parlamentare comunista.